
“Non è mai troppo tardi per un nuovo inizio”
“Le montagne separano, incorniciano l’orizzonte. Ma per ogni montagna c’è una vetta a cui aspirare, come se il culmine fosse l’apice morfologico e allo stesso tempo una meta interiore, la prospettiva di chi vuole vedere il mondo da lassù: la vista dello spazio oltre le barriere”.
Con queste parole comincia il sesto capitolo del libro Il cercatore. La mia storia di crescita attraverso lo sport nella natura selvaggia, di Beppe Scotti con Elisa Racchetti.
Beppe non è uno scrittore di professione, ma aveva una bella storia da raccontare e Elisa lo ha aiutato a renderla pubblica.
“La vista dello spazio oltre le barriere” è l’efficace metafora di questo libro, in cui incontriamo un uomo, Beppe appunto, che a dispetto dello scorrere del tempo, guarda oltre i propri limiti, allenando costantemente corpo e mente per affrontare ogni sfida a cui la vita lo sottopone, sfide alle quali risponde sempre con entusiasmo: presente!
Beppe ha quarantadue anni quando, per i limiti di età imposti dalla Federazione, non può più giocare a rugby, lo sport che aveva amato e praticato per oltre vent’anni. Sebbene deluso, non si lascia abbattere dalle circostanze e durante un viaggio a Miami si appassiona alla corsa.
A pochi mesi dal rientro in Italia si iscrive alla Stramilano, una gara non competitiva di quindici chilometri che conclude senza alcuna fatica. Così comincia ad allenarsi per allungare le distanze e competere con professionisti, in gare più strutturate.

Beppe riconosce di non possedere un vero e proprio talento per la corsa, ma grinta e determinazione non gli mancano e queste virtù sono altrettanto, se non ancor più determinanti quando si ha fame di un obiettivo:
“C’è il talento, quel dono che ti consente di fare bene una cosa con il minimo sforzo. Nella corsa mi era chiaro che non ero io a esserne dotato, vedevo sportivi che si allenavano meno di me ottenere risultati migliori. Io non sono un corridore nato, ma ho capito che posso mettere a reddito la mia forza di volontà, a cui devo tutta la mia vita. (…) L’allenamento e la costanza nel tempo, insieme alla forza interiore, ti possono fare arrivare a compiere imprese che non oseresti neanche pensare. Ci vuole anche un pizzico di sana follia, quello che io chiamo «l’approccio ignorante». Quando butti il cuore oltre l’ostacolo, senza pensarci troppo a come fare a saltarlo, l’ostacolo. Ma sapendo che dovrai trovare un modo per farlo”.
Ed è proprio buttando il cuore oltre l’ostacolo che Beppe porta a termine traguardi, nelle situazioni più impervie e avvincenti. Attraversa paludi, giungle e deserti, scala vette. Addiziona chilometri in ogni condizione atmosferica e di temperatura.
Ci sono anche i fallimenti e proprio da questi Beppe trae gli insegnamenti più significativi per migliorarsi come atleta, ma soprattutto come uomo.

Questo libro vi farà forse venir voglia di correre, o di viaggiare ed esplorare posti incantevoli del mondo, così come ha fatto Beppe e come Elisa lo ha aiutato a descrivere affinché ne fossimo tutti partecipi, impreziosendo il racconto con rimandi storici e culturali.
La scrittura scorrevole e i messaggi positivi da cui trarre ispirazione rendono questo libro adatto a tutti, un bel regalo insomma da fare e da farvi .
Shake your mind
Paola

Ciao Maya

La città delle barche
Potrebbe anche piacerti

“Eccolo qua il Natale”
23 Dicembre 2019
QUANDO NASCE UN BAMBINO, PRENDIAMOCI CURA ANCHE DELLA MAMMA.
30 Marzo 2020