
“L’istruzione è la migliore speranza per il futuro di ogni ragazza”
Lo scorso 11 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze ho scritto un breve post sul nostro profilo Instagram, promettendo che avrei approfondito l’argomento in un articolo. Eccomi qui a scriverlo!
La Giornata Internazionale delle bambine e delle ragazze è stata proclamata dall’Onu per ricordare le milioni di giovani donne che nel mondo sono vittime di violenze, abusi e discriminazioni.
Un solo articolo chiaramente non può esaurire un argomento di così vasta portata, tanto complesso e ricco di sfaccettature e in realtà, diversi miei articoli scritti in passato affrontano alcune di queste sfaccettature (- cliccando su ogni titolo si accede direttamente al relativo articolo- La bellezza di credere nelle donne, “On the basis of sex”e l’importanza del cambiamento, La violenza sulle donne è un fallimento culturale per tutti, L’Italia il 2 giugno festeggia la Repubblica e il primo voto delle donne, Come la legge tutela le madri-lavoratrici e il primissimo articolo che ho scritto per questo blog: Buon 8 marzo a tutte le donne) e continuerò ad affrontarne altre in questo e in altri articoli futuri, perciò Stay tuned 😉.
Oggi voglio trattare un tema che ho particolarmente a cuore e di fondamentale importanza per tutti, l’istruzione, che purtroppo in diverse parti del mondo penalizza più le ragazze rispetto ai colleghi maschi. Si stima, infatti, che nel mondo siano 98 milioni le ragazze adolescenti che, per problematiche diverse, non possano andare a scuola.

A volte le famiglie non dispongono delle risorse economiche per permetterglielo e/o l’istituto è molto distante da casa e il viaggio potenzialmente pericoloso. In troppi casi ancora, sfortunatamente, ciò che ci si aspetta da una ragazza adolescente non è studiare ma sposarsi e badare alla casa e alla famiglia.
Ogni anno, appunto, 12 milioni di ragazze si sposano prima dei 18 anni e si stima che, a livello globale, le ragazze sotto i 15 anni trascorrano ogni giorno il 40% più dei ragazzi della loro stessa età nelle faccende domestiche.
In questo periodo storico poi, le difficoltà che tutti stiamo affrontando gravano ancor più sulle donne. Secondo un report pubblicato dal Malala Fund[1], sono 20 milioni le ragazze che potrebbero non tornare a scuola a causa dell’impatto del Covid-19.
Proprio Malala Yousafzai (esempio per le ragazze di tutto il mondo di impavida determinazione per lo studio), insieme a Michelle Obama (che dell’istruzione femminile ha fatto un cavallo di battaglia quando era alla Casa Bianca), in occasione dell’ultima Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze hanno dialogato di istruzione femminile con Priya Mondol, una studentessa diciassettenne di Calcutta.

«Sapendo personalmente cosa si prova a vedersi negato il diritto di andare a scuola, so che l’istruzione è la migliore speranza per il futuro di ogni ragazza– dichiara Malala- Ho viaggiato in tutto il mondo ovunque vada, parlo con ragazze incredibili e determinate a lottare per la loro istruzione e perseguire i loro sogni. Comprendo il potere dell’educazione di trasformare le loro vite, le loro famiglie, le loro comunità e i loro paesi».
Michelle Obama ha invece avuto la fortuna di poter studiare e anche quella di essere sostenuta da una madre che nei momenti di sconforto la incoraggiava ripetendole: «Se si può fare, impegnandoti puoi farcela». Tuttavia non è stato semplice nemmeno per lei affrontare gli stereotipi di genere e colore. Durante il confronto con Malala e Priya, Michelle ha avvalorato ciò che anch’io sostengo e ho scritto in La bellezza di credere nelle donne:

«Se le ragazze hanno le opportunità che meritano, ne trarremo vantaggio tutti. Perché la povertà diminuisce, le economie crescono e i bambini nascono più sani. E ora, con la pandemia ancora in corso, dobbiamo fare ancora di più per assicurarci che le ragazze non vengano lasciate indietro».
Anche Priya Mondol ha raccontato la sua storia e la sua difficoltà nell’ottenere un’istruzione. Ora Priya può studiare grazie all’aiuto di Her Future Coalition, un’organizzazione supportata dalla Girls Opportunity Alliance, il programma fondato proprio da Michelle Obama nel 2018, per supportare le ragazze di tutto il mondo, i leader e le organizzazioni che operano per responsabilizzarle.

«Mi hanno dato il supporto di cui avevo bisogno e anche tanta speranza – ha raccontato Priya- I miei insegnanti sono fantastici. Mi insegnano sempre che chi ha istruzione ottiene rispetto. E io voglio rispetto nella mia vita. Ecco perché sto studiando».
Il mio augurio, che spero quante più persone, leader e organizzazioni possibili vogliano condividere, è che sempre più ragazze possano studiare e ottenere ricchezza personale e rispetto collettivo!

Shake your mind
Paola
[1] Il Malala Fund, in nome e onore dell’attivista pakistana Malala Yousafzai, è un’organizzazione internazionale, senza scopo di lucro che si batte per l’istruzione delle bambine. Co-fondata dall’imprenditore pakistano Shiza Shahid, appunto Malala Yousafzai e suo padre Ziauddin e creato nel 2013 per difendere il diritto di ogni ragazza a 12 anni di istruzione gratuita, sicura e di qualità.

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