
Naturale e Chimico
Quando abbiamo scelto il tema di questo mese, La Natura, sapevo che sarei stata in difficoltà perché la mia categoria ha molto a che fare con questo argomento, quindi non volevo scrivere cose già affrontate in altri articoli, ma nello stesso tempo so che è utile continuare a ribadire l’importanza del rispetto della natura anche tramite le scelte nel campo dell’abbigliamento. Sapete che ogni anno tonnellate di vestiti vengono buttati via deliberatamente?
Così ho pensato di provare da un nuovo punto di vista, un po’ rischioso perché potrei essere fraintesa ma, come spesso accade, le provocazioni sono quelle che ci fanno riflettere di più e soprattutto ci spingono a documentarci meglio.
Negli ultimi anni molti termini sono stati usati e abusati, inseriti fuori contesto e spesso attribuendogli un significato non corretto quasi opposto a quello reale, ma che ormai è entrato nell’ uso comune e quindi difficile da “recuperare”.
Sto parlando, ad esempio di Naturale e Chimico. Spesso usati erroneamente come contrari.
Ma se vi dicessi che l’acqua è un composto chimico?

Solitamente siamo portati a fidarci di più di una cosa indicata come naturale e diffidare da tutto quello che è chimico, ma questo non vuol dire che tutto ciò che è naturale sia automaticamente positivo e salutare e tutto quello che è chimico negativo e “faccia male”.
Parlando di moda e tessuti, lo sbaglio più frequente è quello di pensare che i tessuti naturali siano sempre la scelta migliore, naturale non è sinonimo di biologico infatti una delle fibre naturali più utilizzate, il cotone, è anche quella con il maggior impatto ambientale, per la sua coltivazione si utilizzano pesticidi, erbicidi e altre sostanze chimiche nocive.
Appunto, nocive.
Anni fa non aggiungevo questo termine quando parlavo degli aspetti negativi della coltivazione del cotone, per fare un esempio, mi limitavo a dire chimiche sottointendendone la caratteristica negativa. Poi, grazie soprattutto alle spiegazioni di Christian (il mio fidanzato, sì è un chimico) ho capito che il problema non è la chimica ma l’uso che ne è stato fatto dall’uomo ed era sbagliato generalizzare con un semplice sostanza chimica ma era più corretto specificare nociva (per l’uomo, per tutti gli esseri viventi e per l’ambiente).
Infatti tutto intorno a noi è chimico anche se non è creato dall’uomo, come appunto l’acqua e dall’altra parte una delle sostanze più dannose per l’ambiente, il petrolio, esiste in natura quindi possiamo dire essere naturale. Il problema nasce quando l’uomo va a prendere questa sostanza estraendola dal sottosuolo e la diffonde nell’ambiente alterando l’equilibrio del nostro ecosistema.

Di esempi ne possiamo fare tanti altri, ma il messaggio che vorrei lasciarvi è quello di approfondire sempre e non essere superficiali soprattutto quando si tratta di qualcosa che è indossate, vi spalmate, ingerite.
Shake your mind
Carlotta

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