
Natura: Scuola, Salute ed Esperienza
Qualche tempo fa mi trovai ad ascoltare le parole di un pediatra “rammaricato” di non visitare (quasi) più bimbi con le ginocchia sbucciate.
Questo perché i bambini non sono più liberi di giocare all’aria aperta, come verrebbe loro istintivo fare, arrampicandosi magari sugli alberi, senza essere fermati da adulti preoccupati che si possano far male.

In realtà, con la dovuta valutazione dei pericoli, dei rischi e dei benefici, si dovrebbe evitare di bloccare l’autonomia di un bambino che sta sperimentando i suoi limiti, perché è proprio esponendosi (nel limite del possibile) al rischio che il bambino acquisisce le competenze per affrontarlo.
Tenere un bambino “sotto una campana di vetro” o per usare un’espressione più attuale, “dietro plexiglas” produce un danno enorme al suo sviluppo psicofisico.
Il contatto con la natura è un bisogno sia di adulti che di piccini e, a maggior ragione i bambini devono avere la possibilità di conoscere la natura, studiarla e soprattutto viverla.
Stare nella natura è un’esperienza insostituibile, che nutre l’amore per la natura stessa e il desiderio di proteggerla e salvaguardarla.

Questo è un obiettivo pedagogico importantissimo e di questi tempi, in molti guardano alla scuola all’aperto come possibile soluzione al problema degli spazi, con riferimento al distanziamento fisico necessario per far fronte al covid-19.
Perciò, grazie all’aiuto delle autrici del libro “La scuola nel bosco”, riporto le caratteristiche a cui la pedagogia del bosco si ispira. I punti nodali per “la pedagogia del bosco” secondo Michela Schenetti, Irene Salvaterra (un cognome rivelatore) e Benedetta Rossini (le autrici del libro poc’anzi citato) sono:
Salute e motricità. Il bosco offre una varietà di stimoli naturali attraverso i quali i bambini imparano a prendere consapevolezza del loro corpo e della loro forza.
Vivere il ritmo delle stagioni e i fenomeni naturali. Vivendo costantemente in spazi aperti, il bambino affronta in modo spontaneo e naturale il cambiamento delle stagioni, apprende le diverse caratteristiche e qualità di primavera, estate, autunno e inverno.
Attivazione della percezione sensoriale attraverso esperienze primordiali. Nella nostra abituale realtà tutti quanti usiamo solo una piccola parte dei nostri sensi. Il bosco e la natura ci invitano invece ad abitare in essi attraverso un approccio multisensoriale.
Apprendimento globale e gioco libero. Nel gioco libero, ossia senza la guida di un adulto, i bambini possono sviluppare una vera centratura, nuove idee e pensieri, imparando a rapportarsi con gli altri e a negoziare le regole scendendo a compromessi.
Educazione ambientale. Nella scuola nel bosco avviene attraverso due modalità: attraverso i racconti e le conoscenze sull’ambiente che gli educatori comunicano quotidianamente, da un lato; attraverso esperienze che i bambini possono fare spontaneamente e autonomamente, dall’altro.
Possibilità di conoscere e apprendere i limiti della propria corporeità, promuovere l’autostima e l’autonomia. I bambini, mettendosi alla prova fisicamente, arrivano a conoscere i propri limiti. Ogni successo rinforza la loro autostima e dà loro la possibilità di valutare meglio le proprie capacità.
Sperimentare lo scorrere del tempo e il silenzio. Il silenzio, così raro nella nostra società, diventa occasione per concentrarsi, fermarsi, ascoltare. Anche il tempo viene percepito diversamente, in modo più spontaneo e con un approccio più tranquillo.
Apprezzamento della convivenza e promozione dell’atteggiamento sociale. I bambini imparano a tenersi in considerazione l’uno con l’altro, ad aspettare, ad ascoltarsi, ad accettare debolezze e forze individuali e sviluppano molto velocemente un forte senso di appartenenza al gruppo.

Insomma i benefici dell’apprendimento all’aperto sono molteplici, in più come avevo già sostenuto in un mio precedente articolo, è scientificamente provato che all’aria aperta i bambini si ammalino di meno, ma ci scommetto valga lo stesso per gli adulti…
Dunque più natura e più salute per tutti 😉
Shake your mind
Paola

Lottare per la libertà a Hong Kong

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