
LA LIBERTÀ DI SCEGLIERE LE PROPRIE PRIORITÀ
Come fosse la pagina di un diario, confesso la mia iniziale difficoltà nel trovare il taglio giusto da dare a questo articolo, sul vasto tema della libertà. È un argomento scomodo da trattare per il periodo che stiamo vivendo e, volendo lasciare da parte ogni polemica e scelta politica, mi riaffioravano alla mente solo temi complicati, che avrei affrontato in modo troppo pesante per il nostro blog, che mira a essere uno svago per chi ci legge. Noi cerchiamo sì di affrontare temi anche molto importanti, ma in modo leggero e spensierato. Fatto sta, che a furia di pensarci mi è venuto il mal di testa e allora ho deciso di staccare, prendendo in mano il libro che avevo sulla scrivania e, cominciando a leggere mi è venuta l’ispirazione…

“Vuoi che faccia del male a Eleonora e al bambino?”.
“Sì. Io non ne farò a Pietro e alle mie figlie? Decidere significa fare del male”.
“Albertino è molto piccolo”.
“Anche Elsa lo è. E per Dede sarà insopportabile”.
«…»
“Sia Dede che Elsa mi si gettarono contro, abbracciandomi le gambe, supplicandomi di non partire, di restare con loro”.
«…»
“Il giorno dopo, mentre Pietro era all’università, chiesi alla vicina di casa se mi teneva per qualche ora Dede ed Elsa. Lasciai sul tavolo di cucina le lettere che avevo preparato e me ne andai”.
Tornerà e le bambine l’accoglieranno con gioia, ma se ne andrà di nuovo:
“Quando mi videro andare alla porta si misero a piangere. Cominciò prima Elsa, strillò: voglio venire con te. Dede resistette, si sforzò di mostrarmi tutta la sua indifferenza, forse persino il suo disprezzo, ma alla fine cedette e si disperò ancora più della sorella. Dovetti strapparmi a loro, mi trattenevano per il vestito, volevano che lasciassi la valigia. I loro pianti m’inseguirono fino in strada”.

Le lascerà di nuovo non perché costretta da impegni di lavoro, ma per raggiungere il suo amante. Al suo ritorno, la notte di Natale, non troverà in casa le bambine. Scoprirà che la nonna paterna le aveva portate con sé per far trascorrere loro delle vacanze di Natale serene. La mattina seguente affronterà l’ormai ex marito, aggredendolo per non averle chiesto il permesso di affidare le bambine alla madre:
“Mi lasciò strillare senza reagire, ripeté soltanto più volte e con tono depresso: io ho da fare, non me ne posso occupare, e tu hai il tuo amante, per loro non hai tempo”.
Nelle pagine seguenti la narratrice si troverà in più occasioni a dover scegliere tra le bambine, il lavoro di scrittrice e il suo amante, e cederà sempre a lui, mettendolo davanti non solo al lavoro, ma soprattutto alle sue figlie.
La libertà si manifesta anche nello stabilire le proprie priorità. Chi si sente libero non teme il giudizio altrui, può elevare la sua libertà e il suo interesse anche al di sopra del bene, delle creature che dovrebbe amare e proteggere sopra ogni cosa. Questo è però il mio pensiero, non è probabilmente quello di ogni madre. Ho realizzato un desiderio diventando mamma, ma sono ben consapevole che il mio essere non si esaurisca in questo ruolo. Mi sento una giovane donna con interessi, passioni da coltivare e ambizioni da continuare a inseguire.

Non ho certezza di riuscire a realizzare tutti i miei progetti, ma non mi pesa che questi debbano tener conto di mio marito e della mia bambina. Indubbiamente, senza di loro sarei stata più libera di gestire il mio tempo, e ne avrei avuto molto di più, a mia sola disposizione, ma a mio avviso, avrei goduto di meno “vita” e non sarei stata ugualmente felice.
Credo che ognuno abbia il diritto di sentirsi libero di inseguire la propria felicità, stabilendo le proprie priorità per raggiungerla, ma a patto che questa libertà e felicità non nuocciano a quelle di qualcun’altro, soprattutto se si tratta dei propri figli!

Voi che ne pensate?
Shake your mind
Paola

SBAGLIANDO SI IMPARA...E POI?

Libertà Interiore
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