
Sara. Il mostro del mattino.
Il mio nome d’arte è Sara Esotica: un aggettivo che per estensione significa “strano, originale, stravagante”. La mia bellezza così desueta, in una realtà ordinaria come la Brianza, è spesso stata la mia condanna.
A tale proposito potrei raccontare centinaia di aneddoti, ma ne scelgo uno recente, perché rappresenta le accuse che gratuitamente mi vengono rivolte anche in una qualunque routine quotidiana.
Mentre prendevo gli ultimi prodotti dallo scaffale di un piccolo supermarket vicino casa, una delle cassiere e un cliente discutevano vivacemente (e incuranti della mia presenza) sul mio aspetto, sentenziando: <<non mi piacciono quelle così, sai come fanno schifo appena si svegliano al mattino?>>
Grazie alla profonda autostima che caratterizza la mia personalità, non sono riuscita ad offendermi nemmeno in questo caso, ma ho partorito alcune riflessioni su quanto accaduto.
Prendo in esame il caso specifico dei due interlocutori.
La cassiera, una ragazza con un’età compresa tra i 35 e i 40 anni di buona presenza, solare e spigliata, mi ha rivolto un primo sguardo istintivo che è parso un bagliore, e solo dopo, nel confronto col cliente, ha negato la sua spontanea attrazione nei miei confronti, sentendo la necessità di screditare la mia immagine con il diffuso pregiudizio secondo il quale una bella donna sarebbe tale, solo ed esclusivamente, dopo logoranti ore di preparazione.
Il cliente, invece, un coetaneo con un aspetto normale (di quelle persone che non noteresti tra la folla), non ha mai smesso di osservarmi durante tutta la mia permanenza all’interno del supermercato, e si è sentito sollevato nell’affermare che una come me è “troppo” e nemmeno la vorrebbe, proprio per non incappare nella temibile trasformazione notturna e ritrovarsi accanto, al mattino dopo, uno sgorbio purulento e terrificante privo di connotati umani.
In un paese come questo sei libero di truccarti ma non troppo (altrimenti piaci solo perché hai quintali di make-up), sei libero di indossare ciò che vuoi, ma senza dare troppo nell’occhio (altrimenti sei esibizionista ed è lecito che gli altri facciano commenti), puoi essere bella ma non devi dare fastidio (altrimenti qualcuno potrebbe indagare e svelare il tuo segreto della metamorfosi notturna).
Non ho risposto ai commenti, e ho proseguito le mie attività da bravo cittadino in tempi di covid19.
La settimana seguente mi sono recata al supermercato di mattina, appena sveglia, struccata e speranzosa di incontrare i miei detrattori.
Avrei voluto ringraziare la cassiera per quello che sta facendo in questi giorni difficili; avrei voluto chiedere al cliente come si chiamasse, e se stesse, magari, vivendo una realtà difficile considerate le circostante. Avrei voluto discutere anche io assieme a loro di un qualche argomento che avesse un contenuto (questa volta come soggetto, e non come mero oggetto, bersaglio di sterili osservazioni). Così, forse, si sarebbero accorti che oltre al mio aspetto da giudicare, oltre al trucco e al parrucco, oltre ai vestiti che indosso, c’è anche un’anima da conoscere. E non è detto che la si possa calpestare, in virtù delle scelte che una persona compie sull’aspetto esteriore che desidera avere.
Purtroppo non li ho incontrati e così, prima di tornare a casa, mi sono limitata a seminare il panico tra gli astanti con le mie raccapriccianti fattezze da mostro del mattino.
Shake your mind
Sara Esotica

Mi chiamo Sara, sono una performer e mi sono avvicinata all’attività circense nel 2015. Ho studiato conservazione dei Beni Culturali all’università e provengo dalla formazione teatrale.
La mia passione per il circo nasce dalla volontà di diffondere degli spettacoli sempre più articolati e completi nell’ambiente della nightlife per il quale lavoro già da una decina di anni. Ho conseguito il diploma LEVEL UP alla Piccola Scuola di Circo di Milano, e quello di istruttrice di ginnastica acrobatica di primo livello. Grazie ai miei studi mi esibisco negli show mettendo in luce tecnica, sensualità, energia ed eleganza. Da diversi anni la mia coreografia di doppio sul cerchio con la mia compagna Lara sta facendo conoscere questa disciplina in svariate parti di Italia e di Europa.
Sono il classico esempio di performer che non provenendo dalla ginnastica artistica, cerca di colmare questa immensa lacuna con la determinazione, il sacrificio e l’esperienza accumulata in altre situazioni. Mi piace pensare che la mia volontà mi farà realizzare un sogno.

Il Piccolo e il Grande Cosmo

SBAGLIANDO SI IMPARA...E POI?
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