
La bellezza di credere nelle donne
In un tempo nemmeno troppo remoto, si usava augurare alle donne di avere figli maschi. Essi avrebbero portato avanti il cognome del padre, ne avrebbero ereditato il mestiere o sarebbero stati liberi di sceglierne uno proprio. Le figlie femmine venivano invece considerate un peso per il bilancio famigliare, perché non lavoravano e dovevano essere mantenute finché non fossero state “in età da marito”.
Purtroppo non ovunque, ma in buona parte del mondo è molto bello che non sia più così!

Oggi molte donne lavorano, chi per scelta, chi per necessità, fuori e dentro casa (perché anche dentro casa c’è molto lavoro da fare, ma chi non fa non se ne accorge), tante si fanno ancora carico da sole della gestione dei figli, molte altre condividono tale gestione con i papà e anche questo è un bel cambiamento rispetto al passato.

Accade invece ancora molto spesso, che le donne rinuncino alle proprie ambizioni per paura di fallire, per timore che le persone che hanno vicine non sostengano le loro scelte o perché scoraggiate dall’avanzare dell’età. In poche parole, per mancanza di fiducia in loro stesse.
La fiducia non è una qualità che ci viene data in dotazione alla nascita, occorre seminarla e alimentarla sempre, altrimenti si spegne.

A partire dalla famiglia, se una bambina viene cresciuta e trattata diversamente rispetto al fratello maschio, se c’è un fratello maschio, o le si fa capire che un figlio maschio sarebbe stato considerato in modo diverso, la fiducia di quella bimba è minata sul nascere e il suo potenziale soffocato. Il dramma poi è quando a sottolineare le differenze è proprio la mamma.
Ricordo anni fa, la mamma di due fratelli che seguivo nei compiti che mi diceva essere molto preoccupata per il futuro del figlio, il quale si mostrava pigro e disinteressato nello studio, ma essendo un maschio avrebbe dovuto trovarsi un lavoro per mantenersi, mentre la sorella non avrebbe avuto, per forza di cose, la stessa esigenza.
L’episodio risale a circa dieci anni fa, la mamma in questione era giovane e dunque non mi spiego quel suo pensiero ottuso.
Ora poi, che sono mamma anch’io di una bimba, non mi sognerei mai di pensare che mia figlia non debba avere l’esigenza di realizzarsi professionalmente, perché è sufficiente per lei trovare un uomo che la mantenga.

È importante insegnare a ogni bambina, che diventerà ragazza e poi donna, che un progetto, un desiderio, un’ambizione vanno inseguiti e possono essere realizzati a ogni età, che la paura di fallire fa parte del gioco, ma non deve impedirne il tentativo, perché un tentativo mancato equivale a un fallimento sicuro.
È altrettanto importante insegnare ai bambini, che diventeranno ragazzi e poi uomini, che la fiducia nelle donne, nei loro progetti, desideri e ambizioni, non toglie niente a loro ma arricchisce tutti di più, rendendo il mondo un posto più bello!

-Shake your mind-
Paola

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