
QUANDO NASCE UN BAMBINO, PRENDIAMOCI CURA ANCHE DELLA MAMMA.

Oggi più di ieri, occorre molta coscienza per mettere al mondo un figlio. Le preoccupazioni di vario genere a cui si va incontro e, pur semplificando molto, all’atto pratico, il dispendio di energie, di tempo e di denaro, non sono sciocchezze da sottovalutare ma al contrario valutazioni da prendere in considerazione, ma meglio non troppo seriamente, perché senza un briciolo di incoscienza un figlio non lo si farebbe mai. Non ci si sentirebbe mai pronti per farlo.
La verità è che “ne vale la pena” o meglio, ne vale la fatica, perché un figlio è sì una fatica (mente chi non lo ammette) ma una pena mai, mi auguro per nessun genitore.

Ne vale la fatica perché è un’avventura pazzesca: emozionante, divertente, imprevedibile. Non si finisce mai di imparare, di arricchirsi e soprattutto d’amare, perché anche se non è detto che un figlio coroni un grande amore e che un grande amore debba per forza essere coronato da un figlio, è certo che un figlio rappresenti per i propri genitori, un grande amore a vita.
Dunque, salvo eccezioni, dato questo per assodato, vorrei sollevare un “problema” che si verifica spesso quando arriva un bambino.
La nascita di un figlio è un evento meraviglioso, quel che purtroppo spesso accade è che si manifesti molto entusiasmo per il piccolo e ci si dimentichi di prendersi cura della sua mamma.
Una donna che diventa madre, anche se non lo esterna apertamente, vive paure e preoccupazioni di vario genere. Darà il meglio di sé per prendersi cura del suo piccolo ma voi prendetevi cura di lei, ne ha davvero bisogno anche se non ve lo chiede, fatela sentire amata e proteggetela, consigliatela sì ma senza giudicarla.

Per esempio, presentatevi in ospedale con un pensierino per lei oltre che per il bambino e quando andate a trovarla a casa, non arrivate con l’ennesima tutina, crema o bagnoschiuma per il pargolo, ma portatele una bella teglia di lasagne per la cena, verdure pronte da consumare, una torta genuina fatta in casa; oppure offritevi di aiutarla in qualche piccola faccenda domestica, mentre lei accudisce il suo piccolo. Questo genere di aiuto le farà sicuramente molto piacere. A meno che non sia lei a chiedervelo espressamente, perché magari ha bisogno di farsi una doccia, non pretendete di prendere in braccio il suo bambino di pochi giorni. Molte mamme, nel primo periodo di vita del loro cucciolo sono molto possessive, perché sentono ancora il piccolo parte di loro. Dopotutto l’hanno sentito crescere e muoversi nel loro pancione per lungo tempo e dunque il distacco, è difficile per loro quanto per il bimbo.

Altra cosa importante, ditelo alle donne in gravidanza e alle neo mamme che sono belle, perché le più non ci si sentono e non è per tutte scontato farsi una ragione, del proprio corpo che cambia, per accogliere una vita nuova.
Ci sono donne che con il pancione si trovano a proprio agio e altre no. C’è a chi non importa smaltire i chili della gravidanza subito dopo il parto e chi invece né fa un dramma. A ognuna di queste donne bisogna ricordare che è bella a prescindere e che è la mamma migliore che potesse capitare al suo bambino. Anche se lei non vi crederà, voi continuate a dirglielo, perché in questa delicata fase della sua vita, una neo mamma ha bisogno di tanti complimenti e poche critiche.

Io non sono una professionista che lavora nel vasto, bello e difficile mondo dei bambini, sono “solo” una mamma da circa due anni e mezzo e nella mia breve esperienza ho capito (anche se spesso fatico a metterlo in pratica 😉) che non occorre sforzarsi di fare tutto alla perfezione, perché è impossibile riuscirci e ci stressa, e i bambini lo sentono e ne risentono. Per loro è molto più utile e importante, sentirsi amati e protetti da genitori sereni, che trasmettano a loro volta serenità, equilibrio e amore.

Leggendo e sentendo vari sfoghi di mamme e papà, ho constatato che purtroppo accade spesso che parenti più o meno stretti, amici e/o conoscenti, si arroghino il diritto di intromettersi nelle scelte di vita di giovani famiglie, mettendole in crisi.
Dunque lancio un appello, a meno che non abbiate motivazioni serissime per intervenire, lasciate che ogni nucleo famigliare gestisca la quotidianità, l’educazione dei propri figli e ogni altro aspetto della propria vita come meglio ritiene, insomma…
Vivete e lasciate vivere tutti, più felici e contenti 😊
Shake your mind
Paola

L'ARMADIO DEI RICORDI

PER I NOSTRI GENITORI
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