
HAI IL DIRITTO DI GIOCARE

Questa è la sintesi del contenuto dell’ Articolo 31 della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la quale colgo per introdurre gli argomenti di cui vorrei parlare. Per questo tema legato ai bambini approfondisco due realtà che operano a livello globale a favore di essi: UNICEF e TERRE DES HOMMES.
Sono ben consapevole della situazione attuale che sta vivendo il nostro Paese e stiamo vivendo tutti noi. Le mie parole e il mio contributo vogliono tenervi compagnia, magari farvi scoprire qualcosa in più e dare spunti per il futuro, quando l’emergenza sanitaria sarà terminata. Sì, perché tutto questo presto finirà e quindi non ci resta che riempire la nostra testa di pensieri belli e idee per il futuro!
UNICEF

UNICEF è l’acronimo di: United Nations International Children’s Emergency Fund. L’ UNICEF attualmente è presente in 190 paesi del mondo e si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri, principalmente nei paesi in via di sviluppo. Alla base dell’azione di questa organizzazione c’è la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Essa è stata approvata dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre 1989 e ratificata dall’ Italia il 27 Maggio del 1991. È composta da 54 articoli e da tre protocolli opzionali riguardanti i bambini in guerra, lo sfruttamento sessuale e le procedure di reclamo.
Di seguito i QUATTRO PRINCIPI FONDAMENTALI della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza:
a) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Vi è poi un meccanismo di controllo sull’ operato, il Comitato ONU. Periodicamente ogni Paese, è tenuto a presentare un rapporto sull’ attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti nel proprio Stato.
Sul loro sito è caricata una bellissima presentazione in cui tutti i diritti sono descritti in parole semplici affinché il contenuto possa essere fruibile e comprensibile per i bambini! Ecco il link per scaricare il pdf da sfogliare: DIRITTI DEI BAMBINI, leggetelo con i vostri figli! In queste giornate in cui siamo costretti a casa, per coloro che hanno bambini e ragazzi in età scolare potrebbe essere un bel passatempo da condividere. Penso sia utile per i diretti interessati ma anche per gli adulti, ripassiamo bene cosa significhi prendersi cura e proteggere un bambino 🙂

L’Unicef dà modo di declinare la convezione ed attuarla anche a livello locale. I Comuni possono avere la possibilità di attivare un percorso per costruire una Città amica delle bambine e dei bambini.

Vi sono 9 passi per l’azione:
1. La partecipazione delle bambine e dei bambini: promuovere un coinvolgimento attivo dei bambini nelle questioni che li riguardano; ascoltare le loro opinioni e tenerne conto nei processi decisionali.
2. Un quadro legislativo amico delle bambine e dei bambini: assicurare un insieme di leggi, norme e procedure che promuovano e proteggano i diritti di tutti i bambini.
3. Una strategia per i diritti dell’infanzia in città: sviluppare una strategia dettagliata e comprensiva, un’agenda per la costruzione di una Città amica delle bambine e dei bambini fondata sulla Convenzione sui diritti dell’infanzia.
4. Un’unità di intervento o un meccanismo di coordinamento per i diritti dell’infanzia: sviluppare strutture permanenti di governo locale per assicurare un’attenzione prioritaria alla prospettiva dei bambini.
5. Una valutazione e un’analisi dell’impatto sull’infanzia: attuare un processo sistematico per analizzare l’impatto sull’infanzia di leggi, politiche e prassi – prima, durante e dopo l’attuazione.
6. Un bilancio dedicato all’infanzia: assicurare un impegno adeguato di risorse e un’analisi finanziaria a favore dell’infanzia.
7. Un regolare Rapporto sulla condizione dell’infanzia in città: assicurare un monitoraggio e una raccolta di dati in merito alla condizione delle bambine e dei bambini e dei loro diritti.
8. La diffusione di una conoscenza sui diritti dell’infanzia: assicurare la conoscenza dei diritti dell’infanzia da parte di adulti e bambini.
9. Un’istituzione indipendente per l’infanzia: sostenere le Organizzazioni non governative e le istituzioni indipendenti che difendono e garantiscono i diritti umani – un garante o un commissario per l’infanzia – per promuovere i diritti dei bambini.
A questo pdf, CITTA’ AMICA, caricato sul sito dell’ Unicef, la guida per i Comuni che intendono avviare questo percorso. Certo, ora i Comuni sono impegnati giustamente in ben altro ma questo può essere sicuramente un bel progetto da cui ripartire!
Il pensiero e la forza dei bambini è una potenza. I bambini sono sinceri, sono spontanei, dicono sempre la verità. I bambini sono puri e possiedono quell’autenticità di azioni e parole che crescendo credo la maggior parte di noi abbia dimenticato e che ora ricerchiamo!
E poi, non dimentichiamoci cosa alcuni di essi hanno fatto per il mondo.
Vi ricordate di Malala Yousafzai? A 11 anni ha lottato per il diritto di studio per lei e i suoi coetanei nei Paesi in cui ciò non è ancora garantito. Hanno cercato di ucciderla, ma è stata più forte. La sua lotta l’ha portata a ricevere il Nobel per la Pace!
Yusra Mardini ha nuotato per 3 ore e mezzo nel Mar Egeo spingendo un gommone e mettendo in salvo 18 persone. Stava scappando dalla guerra in Siria. Nel 2016 ha partecipato alle Olimpiadi di Rio gareggiando nei 100 metri a farfalla.
Greta Thumberg ha parlato a gran voce contro i potenti ispirando un movimento mondiale di lotta al cambiamento climatico. Ha spronato gli adulti a prendersi le loro responsabilità.
Non sottovalutiamo la forza dei loro desideri e del loro cuore. Ascoltiamoli, non sono solo bambini.
Malala Yusra Greta
TERRE DES HOMMES
Durante il mio corso universitario in sociologia scelsi di trascorrere parte del terzo anno a Madrid, partì infatti per l’Erasmus. In quei mesi trascorsi all’ estero iniziai a chiedermi che direzione poter dare ai miei studi, quale campo avessi voglia di approfondire e scoprire. Pensai che il tirocinio formativo propedeutico alla scrittura della tesi di laurea, potesse essere un’ottima occasione per mettermi alla prova. La cooperazione internazionale mi aveva sempre incuriosita. Decisi quindi di partire da lì. Era mio desiderio conoscere da vicino una realtà non governativa che operasse a favore dei diritti e aiuti umanitari nei paesi in via di sviluppo.
Tra tutte le ONG presenti sul territorio di Milano mi interessai a Terre des Hommes Italia. Questa organizzazione ha una mission rivolta alla protezione e tutela dei bambini, propone e incentiva l’adozione a distanza come strumento di sostegno ai loro diritti fondamentali.

Proteggere i bambini da ogni forma di violenza o abuso, garantire a ogni bambino il diritto alla salute, all’ educazione e alla vita sono le ragioni stesse dell’esistenza di Terre des Hommes, da quando nel 1960 un gruppo di persone animate da Edmond Kaiser fece nascere a Losanna (in Svizzera) quello che oggi è uno dei più grandi movimenti al mondo per la difesa dei diritti dei bambini. Dal sito web: Terre des Hommes
Iniziai così nel 2011 il tirocinio. Lo ricordo come un’esperienza bellissima, il mio primo approccio alla dimensione lavorativa vera e propria. Il mio compito era quello di tradurre, e tornata da Madrid conoscevo perfettamente lo spagnolo, tutte le schede in arrivo dal Sud America contenenti gli aggiornamenti dei bambini per cui era attiva l’adozione a distanza.
Avete mai considerato l’adozione a distanza o sostegno a distanza?
Credo sia una forma di solidarietà e aiuto intelligente e concreta. La mia tesi di laurea in Sociologia ha proprio indagato e approfondito questa forma, che io ho descritto come dimensione del dono moderno. Terres des Hommes ha progetti in tutto il mondo e garantisco che operano rispettando i criteri di responsabilità e trasparenza. Non ci sono dubbi che i soldi donati vengano impiegati nel modo corretto.
Le case del sole sono centri che offrono ai bambini protezione, educazione informale, cure mediche, sostegno psicologico e alimentare.
A questo link potete leggere per capire meglio cosa sia il sostegno a distanza e volendo come poterlo attivare.
Terres des Hommes oltre al sostegno a distanza, attivo in molte parti del mondo, promuove molti progetti sul territorio nazionale. La campagna INDIFESA, contro la violenza di genere, ne è un esempio. Terre des Hommes è stata la prima Organizzazione Non Governativa a recepire in Italia l’appello delle Nazioni Unite per una protezione delle Bambine alla violenza, che l’ONU ha tradotto in Giornata Mondiale delle Bambine l’11 Ottobre a livello istituzionale.
Il progetto ‘Di Pari Passo’ è nato in collaborazione con Soccorso Rosa, ha previsto decine di incontri nelle scuole di secondo grado delle città di Milano, Roma, Napoli volti a contrastare preconcetti e discriminazioni nei confronti delle bambine e ragazze.
Dai corsi è nato, con il Patrocinio del Dipartimento per le Pari Opportunità il manuale “Di Pari Passo”.
Ancora oggi seguo sulle loro pagine instagram (terredeshommesitalia) e facebook (Terre des Hommes Italia) le loro iniziative, e sono contenta di aver condiviso con loro un pezzo della mia formazione e crescita. Faccio parte anche della loro newsletter e ho ricevuto negli ultimi giorni degli utili consigli e suggerimenti per vivere e affrontare serenamente con i bambini l’emergenza del coronavirus. Ecco qui il pdf da poter scaricare: CONSIGLI
E’ NATO ZUMBIMBI! A seguito dell’emergenza sanitaria La Cordata, la cooperativa sociale per cui lavoro, ha attivato un progetto di accoglienza insieme al Comune di Milano, alla Cooperativa Comin, alla Diaconia Valdese, a Terre des Hommes Italia e ad Emergency. Nella struttura di Zumbini 6 saranno ospitati bambine e bambini dai 6 ai 14 anni i cui genitori sono in ospedale perché positivi al Coronavirus e che non hanno adulti di riferimento che possano prendersi cura di loro. L’isolamento prevede che alloggino in camere singole e mantengano la distanza di sicurezza tra di loro e gli operatori. Per poter aiutare i piccoli vi sono vari modi, a questo link si aprirà il sito di La Cordata per scoprire come essere di aiuto!
REGALI SOLIDALI
Una modalità che a me piace molto per sostenere queste organizzazioni, sono i regali solidali!
Un ricordo vivido che porto con me della mia infanzia è la gita a Milano con i miei genitori durante il periodo natalizio. Credo fosse la prima volta che andavo in centro città! Ci stavamo recando al negozio dell’ Unicef per acquistare i regali. C’erano un sacco di pigotte bellissime e tutte colorate!
Scelsi poi per la mia laurea le bomboniere solidali di Terre des Hommes. Feci confezionare una serie di pergamene, in cui scrissi una frase (in rima perché mi diverto) di ringraziamento, specificando che tutto il costo sostenuto sarebbe stato devoluto a favore di un progetto dedicato alle bambine di un villaggio a Cuzco in Perù. A questi link tutte le idee per fare un regalo solidale oppure una bomboniera con Terre des Hommes.
Se siete quindi prossimi a celebrare un vostro momento di vita significativo, oppure volete fare un regalo, rivolgetevi ad una organizzazione che propone questa modalità. Avrà tutto più valore!
Shake your mind
Martina

IO NON VOGLIO UN BRAVO BAMBINO!

L'ARMADIO DEI RICORDI
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