
La SCUOLA che fa PER ME!
Cercare di capire quale possa essere la scuola più adatta per i nostri figli penso che sia una delle scelte più discusse e controverse.
FARE LA SCELTA GIUSTA SIGNIFICA IN PRATICA FARE CENTRO!!
Che si tratti di scuola dell’infanzia, di scuola primaria o secondaria, il desiderio che muove la ricerca rimane quello di scegliere il luogo che accoglierà e accompagnerà vostro figlio nel percorso di scoperta e apprendimento. Che si tratti di giocare alle costruzioni, che si tratti di imparare a contare fino a 100 o di leggere poesie, l’unico dato certo è che i vostri figli passeranno la maggior parte del tempo con i loro compagni, con la loro maestra, con i loro professori.
Che importanza assume dunque la scelta del luogo di apprendimento?
A mio parere assume un’importanza cruciale e il motivo primario è uno: la scuola non è solo una questione di mura, non è solo una questione di classe e di banchi, è soprattutto una questione di relazione. Ciò che a mio parere definisce quanto un servizio educativo sia efficace o meno risiede nella qualità delle relazioni che riesce a mettere in gioco. Non potrò mai imparare nulla se prima non entro in relazione con l’adulto che mi accompagnerà nell’apprendimento.

Uno degli aspetti che più amo nel mio lavoro è la possibilità di entrare ed uscire da differenti contesti scolastici presenti nel mio territorio e con il tempo mi sono resa conto che ogni volta che varco la soglia di un nuovo contesto educativo sto andando a scoprire un differente modo di intendere l’educazione, un diverso modo di sostenere le relazioni, un nuovo modo di organizzare la lezione. Le scuole sono tutte uguali? Assolutamente no! Diverse sono le scuole perché differenti sono i professionisti che le abitano.
Ho provato a riflettere sui alcuni criteri che secondo me potrebbero offrire un sostegno e una guida per i genitori che devono affrontare questo tipo di scelta. Vediamone insieme alcuni.
- Leggere attentamente il POF (Piano dell’Offerta Formativa): questo è un documento importantissimo che ogni scuola deve avere la premura di scrivere e condividere con il pubblico. E’ un documento dettagliato e sicuramente non di facile lettura, ma fondamentale per conoscere la “cultura educativa” di quel servizio scolastico. Mi piace pensare al POF come alla carta d’identità della scuola: NOME, INDIRIZZO, DESCRIZIONI, TRATTI PARTICOLARI. Se avete letto il mio precedente articolo sapete bene quanto i documenti che la scuola deve produrre siano importanti nella misura in cui questi non rimangono solo carta scritta ma piani d’azioni e interventi reali. Un documento allora che racconti come quella scuola intende accompagnare bambini e ragazzi mi sembra una lettura da non perdere. Quali progetti extra propone la scuola? Se li propone, in che misura sono formativi? Ci sono progetti di aiuto allo studio? In che modo sono organizzati?
-
L’Open Day: traduzione letterale “giornata aperta”. Questo è uno strumento fondamentale per entrare nel vivo della scuola. Se non avete mai avuto occasione di partecipare all’organizzazione di un open day a scuola non potete avere idea del fermento, delle energie, dell’entusiasmo che gli studenti hanno quando viene data loro l’opportunità di mostrare la loro scuola, i “lavoretti”, la loro seconda casa. L’open day è una bella occasione per la scuola di farsi conoscere ma soprattutto per i genitori di poter osservare dal vivo in che modo studenti e insegnanti si “sporcano le mani”. Quando andate a conoscere una scuola osservatene i colori, l’armonia degli spazi, la qualità degli ambienti. Osservate come i formatori guidano, gesticolano, parlano, ascoltano. Quali sensazioni avete provato? Vi siete sentiti accolti o avete avuto la percezione che vi stessero semplicemente vendendo un prodotto? Avete percepito che i cartelloni appesi alle pareti vi stessero raccontando una storia? Vi è piaciuta la storia che avete osservato?

-
Conoscenza degli insegnanti: può sembrare un criterio inusuale e di difficile realizzazione. Purtroppo ho potuto constatare che capita molto più spesso di quanto si pensi che non si sia creata un’autentica relazione tra insegnante e genitore. La tendenza è pensare di conoscere un insegnante dal voto, dalle tipologie di verifiche, dai racconti di vostro figlio, dalla quantità di compiti. Iniziare subito ad entrare in contatto con chi dovrà occuparsi degli apprendimenti di vostro figlio non è semplice ma neanche così impossibile da immaginare. I maestri e i professori non sono così irraggiungibili! Trovate il modo di contattarli e provate a capire in che modo trasmetteranno la passione che loro stessi hanno sperimentato nella loro materia. Non è un aspetto da sottovalutare: educatori appassionati trasmettono entusiasmo e i bambini non apprendono la matematica ma imparano ad usare i numeri nella vita, non apprendono solo la geografia ma imparano ad orientarsi nel mondo, non apprendono solo le poesie a memoria ma imparano ad usare le parole senza ferire. Quali professionisti abitano quella scuola? Quale tipo di passione mettono in campo? Quanto sono disposti al dialogo, al confronto?

Ci sono altri aspetti di natura più logistica che si potrebbero tener presenti per la scelta del servizio scolastico: vicinanza da casa, costi della scuola, collegamento con i servizi. Non sono aspetti da sottovalutare ma ci tengo a ricordarvi che nulla appaga di più, nel presente e nel futuro, che un buon insegnamento.
Un’ultima riflessione che vorrei condividere con voi è la scelta tra contesto pubblico e privato. Nei miei anni di lavoro ho avuto la possibilità di entrare in entrambi gli ambienti e toccare con mano pregi e difetti di entrambe le tipologie di servizio. Spesso mi viene chiesto dove mi trovo a lavorare meglio. La risposta è sempre la stessa: partendo dal presupposto che non esiste la scuola perfetta, mi trovo a lavorare meglio con insegnanti autentici, mi trovo a lavorare meglio in un clima di condivisione e apertura e non di rigidità intellettuale, mi trovo a lavorare meglio dove vedo bambini e ragazzi sereni e felici di stare in quella scuola. Le fatiche scolastiche ci sono ovunque, studenti e insegnanti spesso ne sono vittime altre volte ne sono i protagonisti vincenti.
Questa è la scuola che fa per me!
SHAKE YOUR SCHOOL MIND!
-Alessia-

NATALE..CAPODANNO... E IL MAKE-UP!?

FINITE LE FESTE? SCOMMETTI CHE PUOI RICICLARE?
Potrebbe anche piacerti

A NATALE PUOI!
19 Novembre 2018
Dedicato alla Giornata Mondiale dello Yoga
21 Giugno 2018