
Cambio dell’armadio: come farlo con il sorriso!
Sul calendario è primavera inoltrata, i fiori sbocciano e le giornate si allungano, anche se non si direbbe data la pioggia che ci ha accompagnato questo fine settimana, ma una cosa è sicura… E’ giunta l’ora del cambio armadio, l’incubo di molte di noi… Ti vedo, non fare quella faccia, sapevi che questo giorno sarebbe arrivato!
Via i cappotti pesanti, i maglioni di lana e i calzettoni, è giunto il momento di liberare dagli angoli più remoti dei nostri armadi capi leggeri e freschi quali giacche, camicette di lino e scarpe in canvas. Con il cambio armadio inevitabilmente ritroviamo capi che non abbiamo mai utilizzato per questa stagione oppure che ci eravamo ripromesse di eliminare durante lo scorso cambio, ma che in realtà non abbiamo fatto. Il cambio armadio non è obbligatorio solo per chi ha un guardaroba più piccolo rispetto al quattro stagioni, ma bensì lo dovranno fare anche le più fortunate che possiedono una cabina armadio, perchè questa è l’occasione buona per riordinare e anche se potrà sembrarvi il modo peggiore per investire il vostro tempo libero, in realtà vi assicuro che vi aiuterà a sentirvi molto più leggere, in tutti i sensi!
Prendendo qualche consiglio dai diversi metodi di riordino e aggiungendo la mia personale e decennale esperienza nel cambio armadio, ho elaborato un mio metodo per ottenere il guardaroba ideale.
La prima cosa da fare è ovviamente svuotare l’armadio, procedendo con ordine iniziamo dalla parte più semplice, l’intimo. E’ bene averlo riposto in uno o più cassetti dedicati, utilizzando anche quei comodi divisori che si trovano ormai in ogni negozio dedicato al “fai da te”, ma se non avete cassetti e non avete neanche lo spazio per posizionarne alcuni esterni, potete utilizzare le pratiche scatole di cartone (meglio) o plastica (se riciclata) e dedicarne una ad ogni diversa tipologia di indumento intimo, per poi essere riposte ordinatamente nei ripiani dell’armadio.
La prima cosa da fare è ovviamente svuotare l’armadio, procedendo con ordine iniziamo dalla parte più semplice, l’intimo. E’ bene averlo riposto in uno o più cassetti dedicati, utilizzando anche quei comodi divisori che si trovano ormai in ogni negozio dedicato al “fai da te”, ma se non avete cassetti e non avete neanche lo spazio per posizionarne alcuni esterni, potete utilizzare le pratiche scatole di cartone (meglio) o plastica (se riciclata) e dedicarne una ad ogni diversa tipologia di indumento intimo, per poi essere riposte ordinatamente nei ripiani dell’armadio.
Consiglio di mettere i reggiseni aperti, se avete spazio, uno dentro l’altro o ripiegati su se stessi (evitando di schiacciare le coppe), e gli slip piegati, proprio come li vedete nelle cassettiere dei negozi, così non si rovinano. Le calze e i collant dividetele a seconda dell’occasione d’uso (meglio anche per colore, in modo da trovare subito quello che vi serve).
La pulizia, prima di riporre i capi negli appositi spazi, è d’obbligo – cercate di usare detergenti bio, con una fragranza gradevole e non troppo intensa – mentre è consigliabile riporre nell’armadio un piccolo profumatore o anche una saponetta aromatica. Dopo aver pulito potete spruzzare una goccia del vostro profumo o essenza preferita su di un panno e passarlo sulle pareti e i cassetti dell’armadio, subito si spargerà la vostra fragranza preferita, in modo lieve e piacevole.
L’arte dello scarto qui richiede un impegno minimo, basta mettete da parte tutti i capi rotti, smagliati, che non usate più, che con il tempo si sono consumati etc. e, per evitare di buttarli e creare ulteriori rifiuti, vi suggerisco di portare i vostri slip, reggiseni, canottiere in un qualsiasi punto vendita Intimissimi, dove potrete riciclare i vostri vecchi indumenti ed ottenere in cambio fino al 20% di sconto sull’acquisto di nuovi capi!! QUI trovate tutti i dettagli, ma affrettatevi, avete tempo fino al 31 Maggio!
Ora entriamo nel vivo del cambio armadio… Come gestire i capi appesi e i capi piegati?
Per prima cosa dobbiamo identificare quali vestiti meritano “i piani alti” – quindi inevitabilmente appesi – e quali possono tranquillamente vivere una vita dignitosa nei nostri cassetti o riposti tra i vari ripiani. E’ bene avere appesi quei capi che piegati si stropiccerebbero troppo, cercando di disporli per occasioni d’uso o per abbinamenti, così da averli pronti la mattina al momento della scelta. Anche in questo caso fate una cernita scrupolosa, eliminate – forza e coraggio – i vestiti che non indossate più da una stagione, tenuti a causa del “non si sa mai”, proprio perché se per una stagione intera non li avete mai messi… non lo farete di certo quest’anno! Dividete i capi da eliminare in diverse categorie: quelli ancora in buono stato da regalare o vendere, quelli che sono proprio arrivati al capolinea (lisi, rotti, smagliati), quelli che fanno parte dei “ricordi” da cui non riuscite a separarvi e quelli che dovrebbero essere “ringiovaniti o rimodernati”. Per le prime due categorie, la fine dei capi l’avrete già intuita; per i ricordi vi suggerisco di non lasciarvi condizionare troppo dalle emozioni, selezionando solo gli irrinunciabili che riporrete in uno scatolone che andrà a finire nei posti canonici quali sopra l’armadio o sotto al letto (in questo caso meglio con le rotelle in modo da poterlo spostare durante le pulizie). Per i capi da “ringiovanire” avete mai sentito parlare dell’upcycling? Ci sono diversi modi, facili e veloci per rinnovare o creare qualcosa di completamente diverso con il vecchio jeans o la vecchia t-shirt che non usate più. Se avete bisogno di uno spunto potete mandarmi la foto del capo da rinnovare, poi lo potrete fare da sole o con il mio aiuto. Per info scrivetemi qui: bioshakeblog@gmail

Durante questa fase ricordati anche di controllare se ci sono dei capi che necessitano delle riparazioni, come rifare l’orlo o attaccare un bottone e portali subito a sistemare. Eviterai così di avere delle brutte sorprese proprio quando si presenterà l’occasione di indossarli.
Tra le tipologie di capi che si guadagnano di diritto la gruccia vi segnalo: camicie e camicette, giacche, abiti, top e magliette in tessuti delicati come seta e lino, gonne, gonne lunghe, pantaloni eleganti.
In linea generale vi ricordo di piegare solo ciò che è necessario come le t-shirt e le felpe e magari quei maglioni che appesi tendono ad allungarsi o si sformano a causa della gruccia della dimensione sbagliata. T-shirt e felpe vanno riposte con cura, cercando di non fare delle grinze ed evitando di piegarle troppo su se stesse; in questo modo anche se quando le indosserete il segno della piega ci sarà, pian piano andrà via, diversamente se dal cassetto uscirà una maglia tutta stropicciata… anche indossandola non ci sarà niente da fare e dovrete per forza stirarla di nuovo! Riponete poi le magliette una sopra l’altra (magari in ordine di colore o dividendo quelle tinta unita da quelle con le stampe). Se avete delle polo o delle magliette con il colletto, ricordatevi di non mettere mai collo sopra a collo ma di alternare il senso, in questo modo i colletti non si rovineranno e la pila avrà una forma più stabile.
Se i vostri cassetti sono molto piccoli e non avete altro spazio dove riporre le t-shirt, potete piegarle in tre parti – e non a metà come è consigliabile fare di norma – e disporle in verticale, così avrete subito in vista ogni capo. In questo caso dovrete avere più cura nel prelevarle dal cassetto, ma non dimentichiamoci che questa soluzione è riservata solo a chi ha davvero tanti capi e poco spazio.

Un ulteriore consiglio per i capi piegati è quello di arrotolare jeans e pantaloni sportivi e posizionarli su un ripiano a loro dedicato, eviterete in questo modo che si formi quella brutta piega a metà, visibile soprattutto nei pantaloni di cotone leggeri. Questo metodo è utile anche quando si viaggia: occupano meno spazio in valigia e non si stropicciano!
Per tutti coloro che devono obbligatoriamente, per questioni di spazio, riporre i capi della stagione precedente in uno scatolone, vi invito a non “schiacciarli” per farcene stare di più riempiendo il contenitore fino al bordo, ma a lasciare uno spazio sopra e coprirli con un telo di cotone prima di chiudere il coperchio, in questo modo saranno più protetti dalla polvere che inevitabilmente si infiltrerà. Se state pensando di mettere tutto in buste sottovuoto… Ecco non ditelo neanche per scherzo! Quando li riaprirete saranno tutti stropicciati. Sono sicura che con una buona dose di creatività e immaginando di giocare una partita a tetris… riuscirete a trovare lo spazio per “incastrare” tutto alla perfezione!
Da buona sostenitrice del “non sprecare” potevo concludere senza delle dritte eco? Ovviamente no! Quindi ricordatevi di comprare meno ma di qualità, abiti che durano nel tempo e non solo una stagione. Fate uno shopping critico e responsabile, preferite capi made in Italy e artigianali, di cui sapete la provenienza e soprattutto prima di acquistare qualcosa chiedetevi, ne ho veramente bisogno? Lo indosserò più di una volta?
Auguro a tutte voi, se ancora non lo avete, di possedere l’armadio o cabina armadio dei vostri sogni, ma nel frattempo spero con questi consigli di avervi dato la giusta carica per iniziare con gioia l’impresa del cambio armadio e per darvi un ulteriore incentivo, cosa ne dite di mandarci le foto della vostra opera a lavori terminati?
Buona primavera a tutti e che il riordino sia con voi!
-Shake your Mind-
Carlotta

La forza delle mamme!!!

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