
“The True Cost” – Il vero costo della moda
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”
Questa è la citazione di Gandhi che più mi appartiene, racchiude così tante riflessioni e riassume efficacemente il messaggio che vorrei trasmettervi con questo articolo, tanto che potrei anche non aggiungere altro e lasciare che ognuno di voi la interpreti come meglio crede. Ma chi mi conosce sa che non ne sarei mai capace, riassumere tutto con una frase? Non è da me, ci vogliono almeno due pagine o una nota vocale da 20 minuti! 🙂
Quindi è meglio iniziare, mettetevi comodi… Avete mai sentito parlare dell’ effetto farfalla? “Il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo”, la teoria che ogni scelta che facciamo – seppur piccola e apparentemente insignificante – può condizionare fortemente la nostra vita ma anche quella degli altri, mi ha sempre affascinato molto e aiutato nei momenti in cui mi sembrava di fare tutto per niente. Così, quando scopro che dietro alla maggior parte dei brand di moda ci sono cose che vanno contro l’etica e gli ideali in cui credo, decido di provare a cambiare le cose, iniziando da me stessa, dando il buon esempio. Ce la farò? Non lo so, ma sicuramente oggi, rispetto a qualche anno fa alcune cose sono cambiate e io continuo ogni giorno a portare avanti questa rivoluzione fatta di piccoli passi che, uno dopo l’altro, spero mi porteranno lontano e con quello che vi sto per dire altro che piccoli passi, farò, FAREMO un bel salto in avanti!
Prima però torniamo un attimo nel 2011 quando creo il mio piccolo brand di moda biologica, che lotta quotidianamente per informare e sensibilizzare le persone ad acquistare in modo più consapevole e con meno leggerezza, a soffermarsi sul reale costo di quella maglietta da cinque euro che apparentemente può sembrare una “buona occasione” ma che in realtà nasconde un prezzo molto più alto. Lo chiamo “Made For Change” perchè il cambiamento è il centro di questo progetto che continua a crescere con difficoltà e soddisfazioni.
Siamo nel 2015 quando il 24 Aprile in occasione del “Fashion Revolution Day” esce il trailer di quello che sarà il pù innovativo dei documentari perché apre il sipario su una storia che in pochi vogliono davvero raccontare. “The true cost” parla di moda. La moda che indossiamo, delle persone che la fanno e dell’impatto che il settore sta avendo sul nostro mondo.
Il 29 Maggio dello stesso anno il docufilm esce in contemporanea mondiale e diversi cinema ne organizzano la proiezione. Io non posso stare a guardare, devo fare qualcosa, così riesco a contattare il produttore Michael Ross, davvero gentile e disponibile, e organizzo la proiezione per un’audience piccolissima, quindici o venti persone al massimo, ma nonostante gli inconvenienti tecnici della serata, da quel momento TUTTI i presenti iniziano a guardare le cose da un’altro punto di vista. A cambiare le loro abitudini.
Sono passati quasi tre anni da quel giorno e oggi sono felice di dirvi che Martedì 24 Aprile 2018 realizzerò un piccolo grande sogno: organizzare la proiezione di “The True Cost” in un vero cinema! Grazie al Cine Teatro San Rocco di Seregno (MB) che si è reso disponibile ad ospitare questo evento e alle mie compagne di avventura di Bio-shake che mi sostengono e mi aiutano concretamente a realizzarlo.
Vi avevo detto che sarebbe stato un bel salto in avanti e non solo un piccolo passo!
Ora abbiamo bisogno della VOSTRA partecipazione! La proiezione sarà GRATUITA e riuscirà ad essere tale grazie al nostro impegno, a quello del Cinema San Rocco e dei suoi volontari, ma anche grazie alla partecipazione di altri partner selezionati in base ad un criterio preciso, sono tutte persone che come noi hanno a cuore questa tematica, e nel loro piccolo cercano di promuovere una maggiore consapevolezza in vari campi, non solo nella moda. Sto parlando di Annalena Paleari dell’ Associazione Ainur, Elena Restaino di Biogiorno, e Chiara Cattaneo di Non Solo China.
Abbiamo scelto anche di organizzare una “scatola delle donazioni” ad offerta libera e spontanea, che verrà devoluta interamente a sostegno dell’organizzazione no-profit Fashion Revolution che da anni s’ impegna a divulgare questo importante messaggio mobilitando i cittadini di tutto il mondo con eventi innovativi, realizzando guide pratiche e chiedendo alle aziende più trasparenza nella produzione e più rispetto dei lavoratori.
Le donazioni serviranno per questo: Clicca qui
Noi vogliamo farla questa rivoluzione e voi?
QUI potete trovare tutti i dettagli dell’evento, per maggiori informazioni scriveteci una mail a: bioshakeblog@gmail.com oppure un messaggio privato alla nostra pagina Facebook.
SAVE THE DATE!
Martedì 24 APRILE 2018 ore 21:00
INGRESSO GRATUITO
Per farvi capire meglio di cosa parla “The True Cost” vi riporto la mia personale recensione.
The True Cost è un film che racconta il lato oscuro della moda e lo fa con l’ausilio di immagini così esaustive da non aver bisogno di grandi spiegazioni. Il documentario mostra, ad esempio, come nei campi di cotone vengano usati pesticidi chimici che provocano tumori, come testimonia una signora che ha perso il marito a 40 anni proprio per questo motivo, e da questa terribile tragedia ha avuto la forza e il coraggio di trasformare le sue piantagioni in coltivazioni di cotone bio. Nel suo racconto emerge come i contadini si sentano braccati dai grandi produttori che li obbligano ad acquistare semi OGM che oltre a compromettere il terreno, compromettono anche la loro esistenza.
Ma le condizioni disumane non si limitano solo alla vita nei campi, anche chi lavora nelle fabbriche e cuce i capi lo fa per pochi centesimi con conseguenze fisiche evidenti per se stessi e per i propri figli che finiscono senza via di scampo in questa spirale infernale.
In contrapposizione spiccano scene che rappresentano orde di persone impazzite che durante il black friday in America, si accalcano nei vari negozi per acquistare capi a basso costo, mentre nello stesso istante dall’altra parte del mondo i lavoratori vivono in condizioni disumane. Davvero toccante.
The True Cost lascia comunque uno spiraglio di speranza. In effetti nel mondo c’è qualcuno che si sta seriamente impegnando per cambiare le cose. Le parole del regista, Andrew Morgan, che oltre ad aprire e chiudere il film, interviene di volta in volta, sono molto intense e raggiungono la coscienza di chi le ascolta.
La scarsa informazione non solo nasconde sotto la sabbia la verità ma non aiuta neanche la ricerca di quelle attività imprenditoriali che lavorano proprio per promuovere la moda sostenibile, offrendo una possibile alternativa non solo al fast fashion ma anche ai grandi marchi che si nascondono dietro ad un Made in Italy senza tracciabilità.
Grazie a questo film, ancora una volta ho acquisito maggiore consapevolezza e la certezza che la strada da me intrapresa è dura, ma è quella giusta!
-Shake your Mind-
Carlotta

Tentar non nuoce...
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