
La grande bellezza: i nostri papà!
Io credo tantissimo nei papà!
La prima cosa che voglio condividere con voi oggi è la gioia di scrivere questo articolo, perché ho la fortuna di avere un papà splendido al quale sono affezionatissima e vedo in mio marito un papà altrettanto splendido per la nostra bambina, quindi viva i papà e viva la loro festa!!
Iniziamo con una curiosità: sapevate che non tutti i papà del mondo festeggiano il 19 marzo?
Il 19 marzo è il giorno associato dalla Chiesa cattolica a San Giuseppe, considerato il padre putativo di Gesù. I Paesi di tradizione cattolica seguono dunque questa indicazione, mentre in altri Stati più soggetti all’influenza statunitense, il Father’s Day viene festeggiato la terza domenica di giugno.
Se volete saperne di più sulla storia di questa festa eccovi il collegamento…
Una bella notizia che voglio poi condividere con voi oggi è questa: secondo un recente studio condotto nell’Università della California di Irvine e pubblicato sul Journal of Marriage and Family, dalla metà degli anni sessanta ad oggi, il tempo che i papà trascorrono con i loro figli è quasi quadruplicato (da 16 a 59 minuti al giorno). Anche qui se vi interessa approfondire l’argomento e masticate un po’ di inglese eccovi il collegamento.
Io oggi, come ho fatto anche per la festa della donna celebrerò i papà a mio modo, raccontandovi qualcosa su due di loro che conosco molto bene…
Come vi ho accennato nelle prime battute di questo pezzo sono cresciuta con un super papà che ha sempre lavorato tantissimo e soprattutto in settimana, poco era il tempo che riuscivo a trascorrere con lui, ovvero solo qualche ora la sera (come del resto accade per la maggior parte dei papà), ma appena sentivo il rumore della sua macchina, che io distinguevo da quello di tutte le altre, gli correvo incontro felice.
Quando ero piccola e il sabato mattina non dovevo andare a scuola, mi portava con lui a fare la spesa, al ritorno preparava la pasta per la pizza che copriva e lasciava lievitare fino a sera, poi la riprendeva in mano e la stendeva. A quel punto spesso io lo “assistevo” nella preparazione della pizza, in realtà stavo lì ad assaggiare gli ingredienti…
Ancor oggi che io e miei fratelli viviamo tutti fuori casa, mamma e papà ci invitano spesso da loro a mangiar la pizza il sabato sera o, qualche altra prelibatezza che cucinano loro due insieme, la domenica a pranzo.
Questa tradizione della pizza fatta in casa il sabato sera, mi è talmente rimasta nel cuore che è diventata una tradizione anche a casa nostra ed è proprio mio marito, esattamente come mio papà, a prepararla!
Ci sono diverse cose che accomunano mio papà e il papà della mia bambina, entrambi per esempio cucinano molto bene, benché nessuno dei due sia chef di professione, e già questa è una caratteristica non affatto scontata, siete d’accordo?!
Tutti e due inoltre tifano Milan e certo questa non è esattamente una qualità, non per tutti per lo meno… Però a me piace guardare le partite del Milan con mio marito, che è un gran tifoso, più di mio papà, e so che se il Milan vince sono felici entrambi e quindi anch’io sono contenta!
Tuttavia la cosa più bella che hanno in comune questi due straordinari papà è saper usufruire, con grande qualità, del poco tempo libero a loro disposizione per vivere la famiglia e contribuirne al benessere, non solo dal punto di vista economico.
Le mamme per tantissime ragioni sono delle meraviglie senza eguali (facendo parte della categoria sono un po’ di parte… 😉 ), tantissime fra loro ormai lavorano fuori casa le stesse ore dei mariti e riescono lo stesso ad organizzare, al meglio delle loro possibilità, la quotidianità dei rispettivi nuclei familiari.
Purtroppo ancora oggi, a molti maschi fa comodo credere di esaurire il loro dovere mediante il lavoro fuori casa, mentre io ho avuto la fortuna di crescere con un papà che ha sul serio dato valore al suo ruolo di padre, lui c’è stato per davvero e c’è tuttora con mamma, per noi figli!
Ho avuto poi la doppia, immensa, fortuna di riuscire a dare a mia figlia un papà altrettanto eccezionale (ma qui non si è trattato solo di fortuna, perché modestamente me lo sono scelta… 😉 )
Anche lui lavorando fino a tardi, specialmente durante la settimana, non riesce a trascorrere molte ore con la nostra bambina, ma quando torna a casa la sera se la coccola tantissimo, lei si accuccia felicissima tra le sue braccia, così che anche le mie, di braccia, si godono un po’ di tregua… Insomma ne traiamo beneficio tutte e tre!!
Papà e figlia condividono poi un momento tutto loro il sabato mattina: dietro suggerimento del pediatra, che ha consigliato di farle fare il corso di acquaticità, abbiamo appunto deciso di iscrivere la nostra bambina in piscina e di farla entrare in vasca con il papà.
Per la prima lezione è stata effettivamente l’unica bambina ad essere accompagnata in vasca dal papà e mi è un po’ spiaciuto, tant’è che ho chiesto a mio marito, se per la lezione successiva avesse preferito far entrare in piscina la piccola con me, ma lui giustamente non si è fatto alcun problema, aveva piacere a condividere questo momento con la nostra bambina e ha deciso che sarebbe andato avanti lui, anche se fosse stato l’unico papà.
Con sorpresa, al contrario, dal sabato successivo, altri bambini sono entrati in vasca accompagnati dal papà invece che dalla mamma. Ed è stato bello e giusto!
Questo è infatti un suggerimento che mi sento di dare a tutti i papà, specie a quelli che per motivi lavorativi riescono a godersi poco i figli in settimana: che si tratti di un corso in piscina o di qualsiasi altra attività, condividete del tempo con i vostri figli, senza la mamma, create un tempo solo vostro e, anche se piccolo, quel tempo si rivelerà per voi e per i vostri figli di grande valore!
Credo che la parola papà sia tra le più belle in assoluto e che porti con sé un contenuto carico di significato…
Auguri a tutti i papà!
-Shake your Mind-
Paola

Consumatori, occhio alle etichette!
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